Brooklyn Rider
Johnny Gandelsman, violino
Colin Jacobsen, violino
Nicholas Cords, viola
Michael Nicolas, violoncello
“They are four classical musicians performing with the energy of young rock stars jamming on their guitars, a Beethoven-goes-indie foray into making classical music accessible but also celebrating why it was good in the first place.”
— Pittsburgh Post-Gazette
“I don’t believe I’ve ever experienced the radical emotional range of Op. 132’s long, slow movement — with its liberating, dancing interjections — more intensely than when listening to the entirety of Healing Modes.”
— The New York Times
Il nome Brooklyn Rider trae ispirazione dal gruppo artistico Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro), simbolo di apertura e innovazione. Acclamato da Strings Magazine come “il futuro della musica da camera” e lodato dalla NPR per aver “ricreato il quartetto d’archi come ensemble vitale e creativo del XXI secolo”, Brooklyn Rider è oggi tra gli ensemble più dinamici e riconosciuti a livello internazionale.
Con The 4 Elements (album 2025), dedicato al tema del cambiamento climatico, il quartetto ha conquistato l’attenzione della critica: il New York Times lo ha definito “intellettualmente lucido, esteticamente vasto ed emotivamente devastante — una rara protesta musicale che riesce come arte”. Già nel 2020, con il progetto Healing Modes (commissioni a Shaw, Du Yun, Frank, Esmail e Roberts in dialogo con Beethoven), l’ensemble aveva anticipato lo spirito del tempo, ricevendo elogi dal New Yorker.
Nel corso degli anni, il quartetto ha collaborato con artisti di spicco come Joshua Redman (Sun on Sand), Martin Hayes (The Butterfly), Magos Herrera (Dreamers), Anne Sofie von Otter (so many things) e Philip Glass, con cui mantiene una collaborazione di lunga data iniziata nel 2011 (Brooklyn Rider Plays Philip Glass).
La stagione 2025/2026 segna il 20º anniversario del quartetto, celebrato con un nuovo lavoro di Gabriela Lena Frank (Frieda’s Dreams) e con una serie di concerti in alcune delle più prestigiose istituzioni internazionali, tra cui la Philharmonie di Berlino, Amici della Musica di Firenze, Wigmore Hall di Londra, DeSingel di Anversa e Beethovenfest di Bonn.